Dai ballottaggi confermata una destra pericolosa e debordante. Il cosiddetto centrosinistra non pervenuto e senza alcuna autocritica. La Rete continuerà nell’impegno per contribuire a costruire un’alternativa.

Comunicato stampa

Con i ballottaggi di ieri si è chiuso il cerchio. Siamo di fronte alla continuazione di quell’onda lunga di destra che ha desertificato la base sociale del cosiddetto centrosinistra, reo di far la parte della “brutta copia” della destra su tutti i fronti, dal lavoro, all’immigrazione, alla sicurezza alle politiche che hanno acuito le disuguaglianze.
E gli elettori, privi di un’alternativa credibile e collettiva al malessere diffuso, hanno scelto la destra originale. Cioè una destra pericolosa il cui approdo non si sa veramente quale possa essere.
Bisogna però ammettere che già da anni lo scollamento fra popolo e certe forze politiche cosiddette di centrosinistra si faceva sempre più ampio.
Adesso in buona parte d’Italia (e in maniera particolarmente lampante e simbolica in aree come la Toscana o altri luoghi storicamente “di sinistra”) tutto semplicemente si è dimostrato nel voto. Il quadro è desolante: destra trionfante e tracotante, culturalmente egemone, PD e soci in stato confusionale (ma senza nessuna autocritica di merito), Cinque Stelle non pervenuti e in buona parte fagocitati da Salvini. Con un elemento nuovo che però emerge dai ballottaggi: la dimostrazione che gridare al lupo e paventare fronti repubblicani per fermare i “barbari” non ha pagato per PD e soci; insomma nessun voto utile regge più.
Per questo non c’è un minuto da perdere, prima che le posizioni si cristallizzino e le disuguaglianze sociali siano definitivamente espunte dal dibattito. E visto che fra un anno vi sarà la prossima tornata elettorale (anche europea), vi è la necessità di costruire un’opposizione capace di dare sbocco alle esigenze e ai conflitti più percepiti da coloro che – colpiti dalla crisi – si sono sentiti abbandonati a sé stessi. La Rete delle Città in Comune continuerà nell’impegno sui territori e con la costruzione di campagne nazionali e terrà a breve una propria riunione proprio in questa direzione, invitando tutte le liste di alternativa di questa ultima tornata amministrativa a unirsi al percorso avviato già da due anni, per rafforzarlo e lavorare insieme, nell’ottica di contribuire alla costruzione di un quarto polo della sinistra alternativa e civica.
Il voto ci dice che non solo è necessario ma urgente la sua costruzione, e il contributo della Rete delle Città in Comune (che ha visto alcuni risultati assolutamente positivi di liste di sinistra civica anche in questa tornata elettorale) non mancherà. Nella consapevolezza che la netta alternatività al binomio centrosinistra vs. destre è tanto difficile da far passar nell’immaginario collettivo (e nella costruzione di un blocco sociale) e che tutto ciò si possa fare solo con un confronto pubblico aperto e partecipato, senza eccessivi tatticismi o guide verticistiche.

27/5/2018

Rete delle Città in Comune

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