FISCAL COMPACT, TOSCANA PRIMA REGIONE D’ITALIA CONTRARIA. APPROVATA LA PROPOSTA DI Sì-TOSCANA A SINISTRA

“Un voto storico”, così Tommaso Fattori, capogruppo di Sì-Toscana a Sinistra e presidente della Commissione per le politiche europee e gli affari internazionali del Consiglio regionale, commenta l’approvazione dell’Ordine del giorno, presentato assieme al collega Paolo Sarti, che chiede al Parlamento d’impedire che il Fiscal Compact venga elevato al rango di vero e proprio Trattato della UE.

Tutti i Parlamenti nazionali sono infatti chiamati a pronunciarsi a breve, dando una valutazione  rispetto alla così detta ‘efficacia’ o inefficacia del Fiscal Compact e sui suoi effetti. L’atto impegna la Regione Toscana “a farsi portatrice nei confronti del Parlamento italiano di un giudizio negativo rispetto agli effetti del Fiscal Compact” e a chiedere “che sia aperta una discussione sul superamento di trattati e regolamenti che hanno imposto un indirizzo liberista alle politiche dell’Unione europea, caricando gran parte del peso delle conseguenti misure di austerità su Regioni ed Enti locali”.

 “Le politiche di austerità – afferma Fattori – stanno massacrando il welfare e i servizi pubblici, ossia tutti quei servizi che sono legati a bisogni e diritti fondamentali dei cittadini, dalla sanità ai trasporti, dall’edilizia residenziale pubblica all’istruzione e alla ricerca, per non dire della spesa sociale e della lotta alla povertà. Ma l’austerità ha anche bloccato la possibilità di far investimenti pubblici anticiclici, necessari per uscire dalla crisi e per avviare una vera conversione ecologica della nostra economia”.
L’Ordine del giorno è stato approvato nel corso della discussione della manovra finanziaria regionale 2018, che risente dei vincoli derivanti dal FiscalCompact e dal rispetto del pareggio di bilancio, che hanno fra le altre cose introdotto l’obbligo di conseguire un avanzo di bilancio molto consistente. Continua Fattori: “Siamo da tempo imprigionati in un circolo vizioso fatto di tagli ai servizi, stagnazione, paralisi degli investimenti pubblici regionali. Le misure di austerità sono state scaricate principalmente sulle Regioni e sugli enti locali attraverso il Patto di stabilità interno, i tagli ai trasferimenti erariali, i tagli lineari delle così dette spending review, e l’impatto è devastante”.

“Proporrò che la Regione Toscana nel 2018 si faccia capofila di un’ iniziativa transnazionale delle regioni europee contro le politiche di austerità e per un’altra Europa. Dobbiamo invertire la rotta, impedendo la completa desertificazione dei diritti e l’inarrestabile crescita delle disuguaglianze. Potremmo dire che il Fiscal compact, le politiche di austerità, il ricatto del debito sono state armi assai efficaci, dipende sempre dai punti di vista: sono state efficaci per chi ha perseguito l’obiettivo di privatizzare beni comuni e servizi pubblici ed operare un gigantesco trasferimento di risorse dal basso verso l’alto, dalle classi medio-basse verso i ricchi. Una sorta di redistribuzione della ricchezza al contario.”

 

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