La rete delle Città in Comune aderisce alla manifestazione del 21 ottobre contro il razzismo e chi lo fomenta.

Comunicato

Roma 12 ottobre. Abbiamo già aderito con convinzione, alla manifestazione nazionale che si terrà il 21 ottobre prossimo a Roma, contro il  razzismo. Saremo in piazza con una presenza in piazza consapevole e diffusa.

Siamo state/i elette/i in consigli  comunali di piccole e grandi città, o abbiamo scelto in passato di candidarci, partendo da alcuni valori  non negoziabili. Uno di questi è quello di voler rendere le città e i paesi luoghi in cui accoglienza, solidarietà, inclusione sociale non fossero messe in discussione e rappresentassero un valore fondante e non divisivo della comunità.

Viviamo in un Paese in cui questi valori, che dovrebbero caratterizzare prima di tutto la sinistra, e tutti i sinceri democratici, sono messi a dura prova da provvedimenti di legge fondati sul securitarismo,  sul rifiuto dell’altro, su logiche di repressione e di espulsione basate sull’idea che esistano diritti riservati solo ad alcuni.

Non accettiamo di sottostare a norme che impongono  forme di violenza contro chi è povero, marginalizzato,  recluso, tenuto  in condizioni che è indegno definire di accoglienza. Vogliamo vivere e far crescere le nuove generazioni in un Paese  e  in un continente diversi: che non sia fortezza, in cui essere solidali non costituisca di fatto un reato, in cui prevalgano l’incontro e la convivenza, perché siamo certi  che questo sia il solo futuro possibile e auspicabile.

Faremo in modo  che, anche dai nostri territori, anche distanti dalla capitale, giunga il segnale del nostro sostegno per la manifestazione prossima e per le tante tappe a venire. Un impegno che abbiamo più volte messo al centro della nostra azione istituzionale e politica collettiva, a cominciare dalla giornata nazionale contro i decreti Minniti Orlando dello scorso 8 aprile. Ci riconosciamo  quindi nei valori che propugna l’appello e faremo in modo che questi continuino a vivere nelle nostre comunità piccole e grandi, cercando di unire quello che leggi inaccettabili come appunto le recenti “Minniti Orlando” stanno tentando di dividere

Contrasteremo, con ogni mezzo che potremo mettere in campo, il penetrare, in primis negli strati popolari,della logica di “guerra fra poveri”, consapevoli che una sola lotta si sta combattendo, che non conosce confini  o provenienze. Quella dell’1% della popolazione che pretende di mantenere in uno stato di subalternità il restante 99%. Per noi il 21 ottobre rappresenta una tappa in cui non solo ci sentiamo rappresentati, ma parte di un percorso  la cui costruzione, nel  futuro, dovremo sempre più rafforzare, insieme.

 

La Rete delle Città in Comune

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