Trento è città Stop-CETA. Approvato l’odg proposto da l’Altra Trento della Rete delle Città in Comune

Dal 12 settembre anche Trento è una città Stop-CETA
Il dispositivo è stato approvato con 24 voti favorevoli, 11 astenuti e nessun contrario.
L’intera giunta di centrosinistra si è astenuta!
La mozione era stata presentata da L’altra Trento a Sinistra alla commissione ambiente che ne ha condiviso i contenuti e, con piccole modifiche l’ha adottata come mozione della commissione.
La Coldiretti  aveva invitato a luglio tutti i comuni e le regioni ad adottare odg contro la ratifica del CETA che la rete delle Città in Comune aveva rilanciato .

La pace prima di tutto. Nuova tappa de le piazze dell’alternativa

16-9

Il terrorismo che si abbatte tragicamente anche sull’Europa è, in primo luogo, l’altra faccia della guerra infinita che da oltre un quarto di secolo si abbatte sul pianeta. Ne è il principale “effetto collaterale”, che non sarà sconfitto con più guerre, militarizzazione dei confini e politiche di esplusione, ma con la costruzione di politiche attive di pace, di disarmo e di convivenza. Si tratta per il nostro Paese di attuare, finalmente, i  principi fondamentali della Costituzione repubblicana. Continua la lettura di La pace prima di tutto. Nuova tappa de le piazze dell’alternativa

Al via le adesioni alla piattaforma online della rete delle Città in Comune. Fino al 15 settembre si raccolgono i soci fondatori.

La rete delle Città in Comune ha affidato a un gruppo di lavoro il compito di costruire le condizioni per adottare una piattaforma informatica di condivisione documenti e materiali, redazione collaborativa, gestione di attività (mobilitazioni, incontri, ecc.) e deliberazione.

A conclusione del suo lavoro il gruppo ha individuato una piattaforma (open source) che garantisce le funzionalità richieste (una cui versione test potete trovare al link http://cittaincomune.opendcn.org/) e ha predisposto lo statuto e l’atto costitutivo dell’associazione che dovrà gestirla, che a questo punto entra nella fase istitutiva. Come primo atto, appena registrata, dovrà decidere sul concreto modo di funzionamento e di utilizzo della piattaforma e in particolare sui seguenti punti (vedi il report):

  1. Tipo di piattaforma: strumento di servizio per amministratori o aperta a tutti fin dalla fine del 2017
  2. Livelli di accesso: profilazione utente (che secondo noi si potrebbe risolvere con “iscritto/a” e “iscritto/a certificato/a”) e quali cose ogni tipo di utente può e non può fare dentro la piattaforma
  3. Regole di ingaggio: come si debba identificare un’iscritta/o (eventuali certificazioni: documento d’indentità? codice fiscale? altro?
  4. Adesione: a pagamento o meno (secondo il GL dovrebbe esserlo, ma non c’è stata unanimità)
  5. Modalità di rappresentazione territoriale: in che modo garantire i piccoli territori, non penalizzare troppo i grandi garantendo i piccoli, e favorire la partecipazione di tutte e tutti
  6. Rapporto con altre realtà: già oggi sappiamo che realtà “altre” rispetto alla rete delle città in comune sarebbero interessatissime ad usare la piattaforma: lo potranno fare? in che modo?
  7. Regole di accesso e convivenza: netiquette (regole comportamentali condivise da tenersi dentro la piattaforma), documento per l’adesione (e dunque valori fondamentali della piattaforma), etc

Per tutte queste decisioni di impostazione iniziale, che il gruppo di lavoro non poteva assumere da solo, provvedono in assemblea (online) i soci fondatori, ossia i/le rappresentanti delle realtà locali che si dichiarano interessate ad utilizzarla: lo statuto prevede che abbiano questa qualifica

“uno/a per ciascun Comune, Regione, Circoscrizione o Municipio ad elezione diretta – elevabile a 2 per i Comuni con popolazione superiore a 10.000  abitanti -, i gruppi consiliari o le liste che abbiano partecipato senza successo a una competizione elettorale per le amministrazioni circoscrizionali o municipali, comunali o regionali. Per essere rappresentati fra i fondatori i gruppi consiliari devono farne richiesta e devono essere espressione di liste che si siano presentate alla competizione elettorale con un programma coerente con le posizioni e le finalità della rete. Analoga condizione si applica alle liste che abbiano partecipato senza successo a una competizione elettorale.”

L’adesione all’associazione in qualità di soci fondatori avviene attraverso la compilazione di un form che trovate seguendo questo Link.

(+++ il modulo online richiede un account google, chi non lo ha e non lo vuol fare può aderire anche scaricando e compilando questo PDF  inviandolo a adesioni.piattaforma.rcc@gmail.com +++)

Per qualsiasi informazione o problema e per richiedere copia dell’atto costitutivo e dello Statuto scrivere a adesioni.piattaforma.rcc@gmail.com

Il termine per le adesioni è fissato al 15/9: sarebbe però importante avere un primo quadro di adesioni già per fine mese (5/9 al massimo) così da poter anticipare la registrazione con il codice fiscale e rendere immediatamente operative le decisioni che saranno prese dall’associazione subito dopo il 15 settembre, anche in considerazione delle scadenze di iniziativa e di mobilitazione che si prefigurano per il prossimo autunno.

2 agosto Overshootday. La rete delle Città in comune per un nuovo modello di sviluppo

Oggi 2 agosto è l’overshootday. Da domani alla fine dell’anno consumeremo risorse che il Pianeta non potrà riprodurre. Adesione della Rete alla campagna per invertire questa rotta, per un nuovo modello di sviluppo economico e sociale alternativo a quello neoliberista, che non ipotechi il futuro Continua la lettura di 2 agosto Overshootday. La rete delle Città in comune per un nuovo modello di sviluppo

La rete delle Città in comune aderisce alle iniziative della giornata del 14 luglio contro i decreti Minniti-Orlando

unnamedIl 14 luglio non è solamente la data simbolo della Rivoluzione Francese, legata alla presa della Bastiglia nel 1789. Rappresenta l’affermarsi, con un movimento di popolo, di tre principi fondamentali validi per il mondo intero, la libertà, l’uguaglianza, la fraternità. Purtroppo questi principi sono oggi duramente messi in discussione. Continua la lettura di La rete delle Città in comune aderisce alle iniziative della giornata del 14 luglio contro i decreti Minniti-Orlando

Assemblea nazionale delle Città in Comune:”Accogliamo e rilanciamo il percorso nato al Brancaccio. Mettiamo a disposizione metodo e contenuti”. Intervenuta Falcone all’assemblea.

Assemblea – domenica scorsa – della Rete delle Città in Comune: “Raccogliamo e rilanciamo il percorso aperto al Brancaccio, mettendo a disposizione il metodo e i contenuti che abbiamo prodotto e produrremo. Obbiettivo comune è ripartire dalla Costituzione per una decisa svolta superando – davvero – le politiche neoliberiste degli ultimi decenni”.

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Stop CETA. Approvata la mozione proposta da Rete a Sinistra nella Regione Liguria.

Una mozione che impegna la Giunta e il Presidente della Regione Liguria “a contrastare, in ogni sede e luogo istituzionale, l’accelerazione della procedura di approvazione così come la ratifica finale del trattato CETA, chiedendo l’apertura di un confronto ampio e partecipato sugli effetti dell’approvazione di tali trattati sul tessuto economico-sociale, l’ambiente e i diritti nel nostro Paese” è stata approvata dal Consiglio regionale Ligure su proposta del consigliere Pastorino del gruppo consiliare Rete a Sinistra.

La rete delle Città in Comune ripresenterà ove possibile questa mozione.

 

Scarica la mozione

La rete delle Città in Comune aderisce all’appello “Salvare le vite prima di tutto”, contro il blocco di porti alle Ong

«L’Europa nasce o muore nel Mediterraneo». Scriveva già decenni fa Alex Langer. Con questa stessa frase nel 2015 si chiamarono a raccolta le forze sane di questo paese per fermare la strage di migranti in mare. Ma le stragi sono continuate, anche nell’indifferenza. Continua la lettura di La rete delle Città in Comune aderisce all’appello “Salvare le vite prima di tutto”, contro il blocco di porti alle Ong

Rete delle città in Comune. Assemblea nazionale domenica 2 luglio a Roma. Dopo il Brancaccio andiamo avanti verso la lista unitaria di alternativa della sinistra

Abbiamo lavorato in questi mesi e lavoreremo per contribuire a dare un metodo – dal basso – e contenuti al programma per una lista alternativa alle prossime elezioni. Un contributo in primis al percorso aperto dall’appello di Falcone (che sarà presente alla nostra assemblea) e Montanari con l’appuntamento del 18 giugno us.
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