Estendere il reddito di cittadinanza. La Rete delle Città in Comune aderisce all’appello di BIN

Al Governo ed al Parlamento italiano

In un momento in cui è essenziale riconoscere che ciascun individuo è parte attiva e responsabile di una comunità, questo è il tempo in cui è necessario dare prova di aderire davvero al piano della società e ai suoi bisogni reali, questo è il tempo di garantire il diritto all’esistenza.

Ora è il tempo che ci mette davanti a cambiamenti sempre più repentini e alla necessità di strutture politiche e sociali adeguate. Sia per rispondere all’attuale emergenza sia per ridefinire una misura più universale di protezione sociale.

È il tempo di semplificare le misure, includere tutta la popolazione, garantire ciascun individuo a prescindere dalla appartenenza alla categoria del lavoro o non lavoro. Dopo i primi provvedimenti destinati agli ammortizzatori sociali è
necessario garantire una universalità degli interventi.

L’Italia ha introdotto dal 2019 la misura del reddito di cittadinanza che ora, se opportunamente riformata in senso più universalistico e meno vincolante, può essere un importante strumento di sostegno alle persone, come diritto di esistenza.

Per questo riteniamo urgente:

  • – Espandere, ampliando significativamente la soglia di accesso, la misura del Reddito di Cittadinanza per raggiungere tutti coloro che sono esclusi dagli ammortizzatori sociali;
  • – Semplificare le procedure ed i criteri di accesso e rendere l’erogazione immediata;
  • – Riconoscere l’individualità della prestazione;
  • – Liberare la misura dai vincoli delle politiche attive, o altri obblighi, dispendiosi e ora quanto mai inefficaci;
  • – Utilizzare tutte le forme di finanziamento, anche dei fondi europei, destinate a sostenere la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza;
  • – Prevedere che le modifiche in senso universalistico della misura non si esauriscano nel periodo della “quarantena” o “dell’emergenza”, ma divengano strutturali, come fondamento di un nuovo Welfare finalmente inclusivo e garantistico.

Il welfare non è una spesa, ma un investimento!

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