Archivi categoria: Le Piazze dell’alternativa

I risultati della carovana delle “piazze dell’alternativa” per un programma d’alternativa per il paese.

Dalla carovana della “Rete delle città in comune”
10 punti per un programma alternativo alle politiche neoliberiste:

  1. Redistribuire il reddito attraverso una radicale riforma fiscale che colpisca i grandi patrimoni e le grandi ricchezze, ripristinando una forte progressività del prelievo e contrastando realmente l’evasione e l’elusione.
  2. Invertire la rotta delle privatizzazioni: riportare nel pubblico l’acqua e i servizi locali, ripubblicizzare Cassa Depositi e Prestiti.
  3. Fermare la privatizzazione della sanità, rilanciare un servizio sanitario universalistico, abbassare i prezzi dei farmaci attraverso il sostegno ai “generici” (farmaci non brevettati) e l’impegno a modificare gli accordi TRIPs sui brevetti, investire nella prevenzione e nella medicina sociale.
  4. Rilanciare l’edilizia residenziale pubblica, sospendere gli sfratti per morosità e incentivare affitti calmierati, stimolare l’autorecupero, promuovere l’affitto degli immobili non utilizzati, fino a requisire gli sfitti delle grandi proprietà per far fronte all’emergenza abitativa.
  5. Aggiornare l ‘impianto legislativo nazionale sul tema dei beni comuni a partire dal filone giuridico nato dai lavori della commissione Rodotà;  realizzare un Piano nazionale di rivalorizzazione del patrimonio pubblico statale e conseguente stop alle alienazioni e privatizzazioni
  6. Attuare una riconversione ecologica di economia e stili di vita, una riqualificazione energetica degli edifici , investire su trasporto su ferro, mobilità dolce e auto elettriche, solare termico per il riscaldamento e termodinamico per l’energia, ciclo virtuoso dei rifiuti (con differenziazione di responsabilità tra chi raccoglie e chi smaltisce), riforestazione e messa in sicurezza idrogeologica,  introdurre biotax per le merci che non rispettano disciplinari, salute, territorio e lavoratori.
  7. Contrastare il lavoro povero, precario e fruttato – vero dramma per un intera generazione  – prioritariamente attraverso: un salario minimo legale, abrogazione jobs act, tirocini e nuovi voucher, no all’alternanza scuola-lavoro, piano di assunzioni per il lavoro pubblico e sblocco del turn over, piano per l’assunzione dei ricercatori universitari e ivi sblocco del turn over, nonchè introduzione del reddito minimo garantito”
  8. Ridurre spese militari e fare chiarezza nelle loro fonti e destinazioni; inoltre procedere a revisione del modello di difesa. Aderire ai trattati di non proliferazione armi nucleari, assumere impegno per una difesa civile non violenta e contro la militarizzazione dei territori , potenziamento delle strutture di difesa e protezione civile, percorsi di riconversione attiva di industrie militari in civili.
  9. Impegnare l’Italia, nell’ambito di una valutazione negativa delle conseguenze del Fiscal Compact, a ritirarsi dal trattato e opporsi, in ogni caso, alla sua introduzione nella legislazione dell’Unione Europea. Promuovere un’ampia discussione europea per una politica economica di uscita dall’austerità
  10. Abrogare le leggi che limitano le garanzie costituzionali per il diritto all’asilo. Proporre il diritto d’asilo europeo che bypassi i limiti del Regolamento Dublino. Realizzare un sistema di accoglienza diffusa gestita dagli enti locali. Abrogare gli accordi con i paesi di fuga o di transito e blocco dei rimpatri coattivi in paesi che non rispettano le convenzioni internazionali. Abrogare il codice di condotta per le Ong.

 

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La pace prima di tutto. Nuova tappa de le piazze dell’alternativa

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Il terrorismo che si abbatte tragicamente anche sull’Europa è, in primo luogo, l’altra faccia della guerra infinita che da oltre un quarto di secolo si abbatte sul pianeta. Ne è il principale “effetto collaterale”, che non sarà sconfitto con più guerre, militarizzazione dei confini e politiche di esplusione, ma con la costruzione di politiche attive di pace, di disarmo e di convivenza. Si tratta per il nostro Paese di attuare, finalmente, i  principi fondamentali della Costituzione repubblicana. Continua la lettura di La pace prima di tutto. Nuova tappa de le piazze dell’alternativa

Roma 24 giugno – SPIN TIME – VIA STATILIA 15 – Terza tappa: L’alternativa alle privatizzazioni, per una città pubblica

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Negli ultimi 30 anni l’imperativo liberista ha progressivamente portato alla riduzione, sin quasi alla scomparsa, del ruolo pubblico nel governare e indirizzare lo sviluppo economico, all’affidamento al mercato di sempre più ampi servizi essenziali ed alla competizione selvaggia basata sulla compressione salariale determinata dalle esternalizzazioni.

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Roma 17 giugno – Seconda tappa: l’alternativa al lavoro povero e sfruttato

Dopo la prima tappa a Bologna in occasione del G7 ambiente, in cui abbiamo lavorato a un programma per l’ecologia, il territorio e il clima ci vediamo a Roma per la seconda tappa della carovana per il cambiamento proposta dalla rete delle città in comune.
L’appuntamento sabato 17 in piazza dell’Immacolata a Roma per esperienze civiche, reti sociali, partiti, associazioni e soprattutto lavoratrici e lavoratori in lotta.

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